Tutto è nato da una mia intevista a Giorgio Pozzi, Editore di Fernandel.
“Mi capita spesso di leggere, nella blogsfera, cose che hanno forza e forma che reggerebbero anche su carta stampata”, avevo scritto io, fra i commenti all’intervista.
“Trovo che la scrittura dei blog sia perfetta per il blog, meno adatta ad essere ripubblicata sulla carta… Ma mi farebbe piacere essere smentito.”, aveva risposto il Pozzi.
E io, per smentirlo, gli ho proposto una rubrica per la sua rivista. Il Pozzi ha accettato la sfida. La rubrica si intitola Confessioni di una blog dipendente. La prima e la seconda parte della rubrica sono pubblicate rispettivamente nei numeri 2/2006 e 3/2006 della rivista Fernandel, e potete leggerle cliccando qui.
La terza parte, pubblicata nel numero 4/2006 dello scorso Autunno, può essere scaricata in formato pdf cliccando qui (grazie senzaqualita…)
[La foto è copylifted da qui].
gennaio 18, 2007 alle 12:58 am |
s.
io penso che pozzi abbia abbastanza ragione.
non x la scrittura. alcuni blog non hanno nulla da invidiare, anzi, a certi libri.
è semmai un problema strutturale.
il blog non ha la complessità del romanzo.
può, viceversa, misurarsi con i racconti.
(detto tra noi: pozzi sa un tubo dei blog).
ciao
(ma non dovevi inviarmi una mail?).
gennaio 18, 2007 alle 10:13 am |
ciao cara s.
vado prontamente a sostituire il link del blog
un caro abbraccio
comidademama
gennaio 18, 2007 alle 10:52 am |
Ah, così sta costì, sta, lei.
Buon (nouvo) viaggio
E’ ben probabile che Pozzi abbia ragione, non sapendo d’averla.
Io sostengo che la narrativa à la blog sia un genere a sé, indipendente e non (più) subalterno.
Un letteratura fatta di bit.
E la BitLit.
gennaio 18, 2007 alle 3:35 PM |
ci stiamo scatenando, vedo – ma brava!
(votai e pubblicai oxymoron, ligia all’appello)
gennaio 18, 2007 alle 5:44 PM |
ah, per alleggerirne il peso, ti conviene prima salvare il .pdf in risoluzione “schermo” (se non sai come farlo, mandamelo)
gennaio 19, 2007 alle 9:07 PM |
remo: d’accordo. fra un romanzo e un blog, mi porto in vacanza un romanzo. e a letto mi leggo un romanzo. ma a livello di qualità di scrittura, molti blogger non hanno nulla da invidiare ai più bravi narratori stampati su carta. (ti è arrivata la mail?)
comida!! che piacere rileggerti. bentornata.
Monsieur Ef: lei è un genio. L’ho detto e scritto in tutte le salse possibili.. BitLit diventerà il nome di una mia rubrica, qui. Promesso.
Gabry: grazie per aver votato, ci tengo molto. e grazie pure per il pdf, adesso provo a caricarlo.
gennaio 20, 2007 alle 6:38 PM |
Brava tesoramia. :-*
gennaio 21, 2007 alle 7:02 PM |
grazie, placidamia…
agosto 14, 2007 alle 11:04 am |
[…] Confessioni di una blog dipendente è la rubrica che curo per la rivista Fernandel. Le mie confessioni di blog_dipendenza, in pensieri, parole, opere (altrui) e qualche omissione: la prima e la seconda parte le ho pubblicate qui, la terza qui. […]